Il lavoro che riassumo è frutto della mia esperienza coadiuvata da una concatenazione di percorsi consapevoli vissuti nel corso degli ultimi anni.
Da quest’autoritratto e dalle conseguenti esplorazioni ricavo la certezza che le mie esperienze sono la causa e il mio mondo ne è la conseguenza.
“In un solo istante mi resi conto che quest’universo è intelligente. Procede in una direzione, e noi abbiamo qualcosa a che fare con quella direzione. E quello spirito creativo, l’intento creativo che è stata la storia di questo pianeta, proviene dal nostro interno, ed è la fuori; è la stessa cosa…
La coscienza stessa è ciò che è fondamentale, e l’energia-materia è il prodotto della coscienza… Se cambiamo idea riguardo a chi siamo, e riusciamo a vederci come esseri eterni e creativi che creano l’esperienza fisica, uniti a quel livello di esistenza che chiamiamo coscienza, iniziamo a vedere e a creare questo mondo in cui viviamo in modo assai diverso (Edgar Mitchell – What the bleep do you know – Scienza e coscienza – 2006).
E allora finalmente dico Tic… Tuc… Tac… Trac… un incantesimo e magica-mente sono avvolto da una bolla di viola colorata, dal punto di repere dello sterno, e fino alle spalle sale una sensazione piacevole che culmina con la chiusura degli occhi e i brividi nel corpo. Nella sua comodità si esaltano i sensi e la creatività diventa infinita, completamente sincronica con il mondo esterno.
Con questo spelling magico inizia il mio “hic et nunc” che da vita alle mie prestazioni d’eccellenza e la trasformazione del singolo evento in una serie di successi ripetibili nel tempo.
“Nella logica formale, una contraddizione è il segnale della sconfitta: ma nell’evoluzione dell’autentica conoscenza, segna il primo passo verso la vittoria” (Alfred North Whitehead).